Tag: Commissione Nazionale Cavità Artificiali

 

IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali – Modalità telematica (Palermo) 20 Marzo 2020

Siamo spiacenti di comunicare che, a causa delle restrizioni imposte dal DPCM 1 Marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, con particolare riferimento all’utilizzo di strutture pubbliche per eventi di tipo assembleare ed alla restrizione dei contatti tra i dipendenti delle pubbliche amministrazioni ed il pubblico esterno, sono venute meno le condizioni per garantire lo svolgimento in presenza del convegno in oggetto, che si svolgerà il giorno 20 Marzo in forma telematica.

Indirizzo Segreteria Convegno

Sito ufficiale del Convegno https://www.pa.ingv.it/index.php/2019/08/02/ix-convegno-nazionale-di-speleologia-in-cavita-artificiali/

segreteria.hypopa2020@gmail.com

Indirizzo per invio contributi definitivi/Edizione Atti

hypopa2020@gmail.com

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Apiari nella roccia dal Mediterraneo alla Cappadocia

HYPOGEA 2019 fourth annoncement

DOBRICH HYPOGEA
International Congress of Speleology in Artificial Cavities 2019

The 3-rd edition of HYPOGEA congress will be held in Bulgaria from 20 to 25 May 2019 and will be organized by Bulgarian Caving Society in collaboration with different Bul-garian regional museums of history and scientific institutions and under the patronages of International Union of Speleology in the face of its Commission of Artificial Cavities, Balkan Speleological Union , HYPOGEA Federation – Italy and Municipality of Dorbrich City, Bulgaria.
The third stage of the organization of the conference have been overcome. We have received 38 submissions from 81 authors together with their co-authors from 8 coun-tries: Bulgaria, Czech Republic, Germany, Italy, Russia, Serbia, Turkey, Ukraine.
Papers will be published only if the author (or at least one of the authors for joint work) has paid the Full Participant registration fees.

Registration closing date: May 1-st, 2019. You are kindly invited to send us the copy of your payment order.
E-mail to: hypogea@bgcave.org

The time for booking your accommodation is approaching. The most suitable for this purpose are the following hotels in Dobrich:
https://staria-dobrich.com/
http://hotelizida.com/
http://www.residence.bg/
http://www.villadipoletta.com/
Hotel Orehite – Dobrich
Of course, you can make your choice at one of the booking sites.

Travel information
There are different flights to Varna form Vienna, Brussels, London, Istanbul, Tel Aviv, Moscow, Kiev and other European City’s but you could land Sofia and take direct flight to Varna
In Varna airport you can rent a car or arrange transfer to Dobrich
If you have questions please don’t hesitate to contact us at: hypogea@bgcave.org

Riunione annuale Commissione Nazionale Cavità Artificiali SSI

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Data: 3 novembre 2017

Dalle  ore 14.00 alle ore 18.30

presso i locali messi a disposizione dagli organizzatori della manifestazione “Finalmente Speleo 2017” – Finale Ligure (SV)

Principali argomenti all’ordine del giorno:

Opera Ipogea: volume 1-2/2017

La Commissione Nazionale Cavità Artificiali: stato dell’arte

Resoconti attività dei membri della Commissione in sessioni tecnico-scientifiche:

– Simposio “Mundus Subterraneus, Urbino 2016”

– Convegno Sigea “Tecniche di Idraulica Antica, Roma 2016”

– Congresso internazionale di speleologia in cavità artificiali “Hypogea 2017” (Turchia)

– Congresso internazionale di Speleologia 2017 (Australia) e attività della Commission for Artificial Cavities della International Union of Speleology

– Giornate di Studio “Condizioni di stabilità di cavità ipogee ed edifici storici” Orvieto, 2017

– Convegno Nazionale Sigea & Consiglio Nazionale Geologi “Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione (Roma, 1 dicembre 2017) patrocinato dalla Società Speleologica Italiana

– Aggiornamenti sul terzo congresso internazionale di speleologia in cavità artificiali “Hypogea 2019” (Bulgaria)

Proposta di collaborazione con altra Commissione UIS sul Multi-Language Dictionary

Rappresentante italiano UIS per la definizione della simbologia CA

Proposta nomine Coordinatore CNCA e Curatore Catasto Nazionale CA SSI per rinnovo incarichi 2018/2020.

Omologazione corsi SSI speleologia in cavità artificiali. Analisi della problematica e relative valutazioni.

Varie ed eventuali.

La riunione è aperta a tutti i Soci SSI interessati alle tematiche inerenti le cavità artificiali.

Giulio Cappa da Tullio Dobosz Opera Ipogea 2_2016

La Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana (CNCA-SSI), costituita nel 1981, ha l’obiettivo primario di mettere in rete gli speleologi che svolgono attività scientifiche nel settore.

Cura il database speleologico di sintesi denominato “Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali, aggiorna la catalogazione tipologica delle opere ipogee artificiali condividendola in ambito della International Union of Speleology (UIS). Ha prodotto la classificazione delle cavità artificiali, suddivise in categorie  secondo la destinazione d’uso, identificando in modo sintetico la natura: la struttura è basata su  sette tipologie principali, a loro volta suddivise in sottotipologie.

Analizza i dati acquisiti da speleologi nelle varie regioni italiane e nel corso di campagne e ricerche condotte in Italia e all’estero, produce la simbologia nazionale e internazionale di riferimento, contribuisce all’aggiornamento del dizionario plurilingue UIS per le cavità artificiali.

Sviluppa progetti di sintesi tipologica e censimenti tematici quali, ad esempio, la La Carta degli antichi acquedotti ed il “Censimento degli Emissari artificiali dei bacini endoreici”.

Dal 1999 cura la pubblicazione della rivista della Società Speleologica Italiana Opera Ipogea –Journal of Speleology in Artificial Cavities garantendone l’elevato standard qualitativo grazie ad un Comitato Scientifico internazionale di alto profilo.

ContattiProf. Michele Betti artificialiATsocissi.it (sostituire AT con @)

Per maggiori informazioni sulle attività delle Commissioni SSI vedi artt. 32-39 del Regolamento della Società Speleologica Italiana http://www.speleo.it/site/images/doc/regolamento_ssi.pdf

PAESAGGIO DI PIETRA. GLI INSEDIAMENTI RUPESTRI DELLE SERRE SALENTINE.

 

Copertina del volume PAESAGGIO DI PIETRA. GLI INSEDIAMENTI RUPESTRI DELLE TERRE SALENTINE.

“Le pietre sono vive. Sono le pagine di un libro, di un romanzo. Raccontano storie: le storie degli uomini. Osservandole possiamo scorgere significati che vanno oltre la materia di cui è fatta la pietra”.

L’autore introduce così la sua opera. Stefano Calò è un giovane archeologo salentino che ha attentamente indagato gli insediamenti rupestri che caratterizzano la Puglia, in generale, ed in particolare la zona del Salento.

Il rapporto fra l’uomo e la pietra risale agli albori della storia. Utilizzata per cacciare e creare utensili, simulacri e opere d’arte. Dove i fattori geologici favorivano la presenza di grotte e caverne l’uomo ha saputo trarne vantaggio sfruttando inizialmente l’ambiente grotta come rifugio e dimora e successivamente considerandolo una rappresentazione simbolica legata a culti e misticismi.

Il fenomeno del vivere in rupe si manifesta non solo durante la Preistoria e il Medioevo, ma anche in periodi più tardi come le fasi post-medievali, nelle quali, benché il vivere in grotta fosse divenuto sempre più marginale, continuò a esistere, associandosi in alcuni casi alle architetture di sottrazione e a quelle realizzate in elevato.

Con il passare del tempo l’ambito sotterraneo ha assolto a funzioni sempre più complesse ed articolate, che hanno portato alla creazione di vere e proprie città scavate nella roccia e complessi monastici che ben poco avevano da invidiare alle architetture costruite in elevato.

Nel volume l’autore descrive come si è sviluppato questo fenomeno all’interno di alcuni insediamenti facenti parte di un comprensorio territoriale fortemente caratterizzato dal punto di vista archeologico.

La speleologia in cavità artificiali, indagando le strutture sotterranee artificiali di interesse storico ed archeologico, riserva particolare interesse per gli insediamenti rupestri perché in tali ambiti appaiono ancora evidenti le tecniche con le quali l’uomo ha superato le innumerevoli difficoltà di adattamento (ad esempio scarsità di acqua, necessità di difendersi dagli attacchi nemici, verticalità dell’insediamento che non favoriva le colture, ecc.).

Anche per questo le Associazioni speleologiche di riferimento nello studio delle cavità artificiali hanno accolto con grande interesse il lavoro di Stefano Calò, che ha ottenuto i patrocini da: Società Speleologica Italiana – Commissione Nazionale Cavità Artificiali, Federazione Hypogea (A.S.S.O., Egeria Centro Ricerche Sotterranee e Roma Sotterranea), Federazione Speleologica Pugliese.

Il volume è edito dalla Arbor Sapientiae Editore S.r.l., Roma, www.arborsapientiae.com

ISBN: 978-88-97805-40-3

Link diretto al sito per l’acquisto online

Note alla pubblicazione a cura di Giovanni Uggeri

 

Presentazione del progetto UMBRIA UNDERGROUND

Umbria Underground

Giovedì 11 a Massa Martana (Perugia) si svolgerà la presentazione ufficiale del Progetto Umbria Underground.

E’ questo il primo risultato della collaborazione tra alcune realtà associative della Regione Umbria che hanno fatto la storia della esplorazione e valorizzazione del sottosuolo umbro.

Todi Sotterranea, Narni Sotterranea e Orvieto Underground hanno accolto l’invito della Regione Umbria a costruire un progetto di valorizzazione turistica e culturale che possa rappresentare una innovativa e probabilmente inedita idea di promozione del territorio.

Per informazioni: info@narnisotterranea.it

PROGRAMMA MASSA MARTANA 11 DICEMBRE 2014

 

Acquedotto Traiano ed Acquedotto Paolo: scoperti ed esplorati sconosciuti tratti dei due acquedotti

L’acquedotto Traiano venne costruito dall’imperatore Traiano nel 109 d.C. e raccoglieva le acque di diverse sorgenti attorno al lago di Bracciano (lacus Sabatinus), sui monti Sabatini. Lungo complessivamente 57 km, raggiungeva la città con un percorso in gran parte sotterraneo lungo le vie Clodia e Trionfale e poi su arcate lungo la via Aurelia, entrando a Roma sul colle Gianicolo, sulla riva destra del fiume Tevere. Dopo la caduta dell’Impero Romano il condotto fu interrotto e riparato più volte, fino ad essere abbandonato intorno al IX secolo.

Delle molte sorgenti le più lontane da Roma si trovavano lungo il Fosso di Grotte Renara, a est di Manziana. Da qui un ramo di acquedotto scendeva verso SE fino alla sponda del lago e lo aggirava in senso orario, intercettando lungo il percorso le acque provenienti dalle altre sorgenti. Un ulteriore ramo di acquedotto traeva origine a SE di Oriolo Romano da quella ricca area sorgentizia, oggi denominata Santa Fiora, che è nota per l’omonimo ninfeo. Questo secondo ramo scendeva è stato sempre genericamente indicato scendere verso il lago e ricongiungersi con quello proveniente da Grotte Renara, secondo un percorso che fino ad oggi non era mai stato identificato né descritto con esattezza. Anche perché fu tagliato in un’epoca imprecisata tra il VI e il IX secolo e mai più ripristinato, a differenza di altri rami dell’acquedotto che furono ristrutturati più volte, in particolare nel XVII secolo da papa Paolo V, quando l’acquedotto completamente ricostruito prese il nome di Acqua Paola.

Dall’estate del 2013 il Centro Ricerche Sotterranee Egeria e l’associazione Roma Sotterranea (Federazione Hypogea, Commissione Nazionale Cavità Artificiali SSI) stanno svolgendo una accurata indagine sul territorio che ha consentito il ritrovamento e l’esplorazione di questo tratto dimenticato dell’acquedotto Traiano. Alle esplorazioni partecipano numerosi tecnici e ricercatori afferenti ai due gruppi e Luigi Manna del Gruppo Cudinipuli.
Le sorgenti della Fiora, dopo un lungo periodo di abbandono e di probabile utilizzo locale, furono impiegate a partire dal 1698 per alimentare Bracciano, attraverso l’acquedotto Orsini – Odescalchi, che raggiungeva la cittadina con un percorso in parte sotterraneo e in parte su arcate e ancora oggi alimentano l’acquedotto moderno di Bracciano. Se le sorgenti della Fiora erano ben note, del condotto che le raccordava al ramo di Grotte Renara si era persa memoria. Vari autori antichi e moderni ne hanno ipotizzato il tracciato ma sempre, come abbiamo scoperto nel corso delle nostre ricerche, con grossi errori di localizzazione: lo stesso Ashby (The Aquaeducts of Ancient Rome, 1935, p. 301) ipotizza, sbagliando, una ripida discesa nella valle del fosso di Fiora fino a Vigna Grande.

Il condotto scende dalla Fiora accostando inizialmente la sponda orografica sinistra del Fosso di Fiora per poi uscirne dirigendosi verso NE, sempre con lieve pendenza, seguendo all’incirca la curva di livello e quindi mantenendosi ben sopra i 300 m s.l. Dopo alcuni km inizia una discesa sempre più ripida verso Vigna Orsini ove si presume si trovasse il punto di raccordo con il ramo proveniente da Grotte Renara. Il percorso è risultato quasi interamente sotterraneo, realizzato a poca profondità, mediante trincea ricoperta. Un solo tratto è visibile sopra suolo, per il superamento di un piccolo fosso, tutti gli altri piccoli corsi d’acqua vengono sottopassati. La stessa cosa doveva avvenire in un punto non più visibile presso la sorgente, in corrispondenza degli impianti moderni dell’acquedotto di Bracciano.
Gran parte del percorso è stato individuato seguendo i pozzi collassati e i tratti residuali della trincea. Ciò che resta dell’acquedotto appare in tutto il suo fascino di opera idraulica “imperiale”, frutto di una tecnologia matura e realizzato con uno standard costruttivo elevatissimo ed uniforme per decine di chilometri. L’intonaco impermeabile è bianco e in perfetto stato, così come l’opus reticolatum dei rivestimenti: se non fosse stata distrutta la struttura sarebbe probabilmente ancora funzionante!

Le ricognizioni speleologiche hanno permesso di acquisire i rilievi topografici e le immagini delle tante porzioni sin qui rintracciate.

Di Carla Galeazzi e Carlo Germani ©EgeriaCRS, Vittorio Colombo ©Roma Sotterranea

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L’acquedotto Paolo fu costruito ricalcando in parte il tracciato del “Aqua Traiana”, per volere di Papa Paolo V per l’approvvigionamento idrico del Gianicolo e della sottostante area di Trastevere, ma in realtà il pontefice mirava soprattutto a poter disporre di una cospicua riserva d’acqua per i giardini della sua residenza vaticana. La struttura del più antico acquedotto traianeo infatti venne in parte distrutta e ricostruita per dar vita all’Acquedotto Paolo.

Gli speleologi del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio sono riusciti ad accedere in un tratto dell’acquedotto Paolo di cui si era persa ogni traccia attraverso un crollo creatosi sulla volta del cunicolo idraulico. Individuato nei boschi del territorio di Bracciano da Elena Felluca del G.S.A.V. questo tratto dell’acquedotto, che non era mai stato oggetto di alcuna ispezione da parte di altri speleologi e quindi inedito dal punto di vista degli studi, risulta ancora attivo e riceve acqua da diverse sorgenti presenti lungo in suo tracciato. La progressione all’interno risulta particolarmente difficoltosa a causa dell’acqua in alcuni tratti particolarmente alta e per alcuni crolli relativi alla volta del condotto.

Si notano all’interno del cunicolo numerosi interventi di restauro, mentre alcuni tratti dell’acquedotto sembrano senza dubbio di epoca romana a conferma che l’acquedotto Paolo ricalca con ogni probabilità il percorso di una delle tante prese di captazione del più antico Acquedotto di Traiano. Le prime ricerche all’interno dei bottini di captazione e delle sorgenti
dell’Acquedotto Paolo da parte degli speleologi del G.S.A.V. risalgono agli inizi degli anni novanta, dove erano stati già individuati una serie di prese di captazione nonché alcuni ponti-condotti presenti nel territorio di Bracciano con targhe in pietra su cui era scritto “aqva pavla”.


Durante le ultime ricognizioni speleologiche sono stati effettuati i rilievi e le foto del manufatto idraulico. Nei prossimi giorni sono previste nuove esplorazioni speleologiche all’interno dell’acquedotto per completare la documentazione tecnica che sarà oggetto di una pubblicazione da parte del Gruppo Vespertilio. Hanno preso parte alle indagini: Elena Felluca, Cristiano Ranieri, Loredana Fauci, Elena Besana, Fabrizio Marincola, Mario Ranieri e Luigi Felluca.

Di Cristiano Ranieri ©Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio.

I risultati di entrambi gli studi speleologici sul Traiano e sul Paolo saranno presentati al Congresso Internazionale di Speleologia in Cavità Artificiali “Hypogea 2015” che si terrà a Roma tra il 12 e il 17 marzo 2015.

HYPOGEA2015

 International Congress of Speleology in Artificial Cavities

HYPOGEA2015

Italy, Rome March 11/17, 2015

 Official website: http://hypogea2015.hypogea.it

 

Acquedotto Claudio. Foto Antonio De Paolis.

Underground World of Archaeological and Anthropological interest

Artificial Cavities/Underground Cities and Cliff-Dwellings/

Archaeological Hypogea/Caves of Anthropic Use

Underground Hydraulic Structures of Ancient World/Research Practices and Documentation

The main object of congress is to exchange the experience acquired at the international and national level in the field of speleological and speleo-underwater research in artificial hypogea (works of anthropogenic origin and of archaeological-historical interest), the promotion of the underground historical and cultural heritage, its safeguard and exploitation.

The INTERNATIONAL THEMATIC SESSIONS, which are the main topic of the congress, will deal with the speleological studies undertaken in the international field during the course of shared archaeological missions (Archaeology), the definition of  international standards thanks to the adoption of cartographic symbols (Cartography), the adoption of a sharable world web site (UIS) connected to the “Register of Artificial Cavities” and the comparison between typologies of artificial cavities which have been extensively studied (Typology). The sessions will also provide the possibility of an initial analysis of the legislation presently active in different countries (Legislation) and of enlarging at an international level important Italian projects on artificial cavities, such as the Map of Ancient Aqueducts (Documentation).

Before the congress, there will be a Round Table between Speleologists, experts and Organisations responsible for the environment, history and cultural heritage in Italy to discuss the standards, valorisation and risks of artificial cavities. For example damage, pollution and the presence of illegal activities; systematic control of the combined historical, cultural and archaeological factors in view of knowledge and protection; underground itineraries for tourists; analysis of the condition of the art treasures through an initial census of the Italian and European underground structures of touristic interest; analysis of the implications on jobs and eventual permissions of exploitation of the artificial cavities, due to their cultural and historical importance.

During the Congress, GUIDED TOURS to hypogea and archaeological sites of special interest in Rome will be organised. EXCURSIONS will be organised after the Congress. Exposition areas will be open in the Congress hall. Information concerning the underground archaeological sites of Rome open to the public will be available at the front-desk. Visits of undergrounds of speleological interest in the region of Latium and Umbria will be arranged after the Congress (personal equipment is required).

 Scientific Committee

Kyung Sik WOO – Republic of Korea (President UIS)

George VENI – USA (Vice President UIS)

Fadi NADER – Lebanon (Secretary General UIS)

Mario PARISE – Italy (President Artificial Cavities Commission UIS)

Mladen GARAŠIČ – Croatia (Working Group UIS: Caver’s Multi-Lingual Dictionary)

Philipp HÄUSELMANN – Switzerland (Working Group UIS: Survey and Mapping)

Boaz ZISSU – Israel (Member of Artificial Cavities Commission UIS)

Michele BETTI – Italy (President Artificial Cavities Commission of the Italian Speleological Society).

Roberto BIXIO – Italy (Artificial Cavities Commission UIS)

Vittoria CALOI – Italy (CNR, Centro Ricerche Sotterranee Egeria)

Sossio DEL PRETE – Italy (Editor of Opera Ipogea – Journal of Speleology in Artificial Cavities)

Andrea DE PASCALE – Italy (Archeologist, Curator Archeological Museum of Finale – Artificial Cavities Commission SSI)

Carla GALEAZZI Italy (Member Artificial Cavities Commission UISCentro Ricerche Sotterranee Egeria)

Mario MAZZOLI – Italy (General Manager A.S.S.O.)

Adriano MORABITO – Italy (President of Roma Sotterranea)

Roberto NINI – Italy (Archeologist, Utec/Subterranea)

Simone SANTUCCI – Italy (Roma Sotterranea)

Stefano SAJ – Italy (Architect, Centro Studi Sotterranei)

Cristiano RANIERI – Italy (Archeologist, Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio)

 

Organizing Committee

A.S.S.O – EGERIA CENTRO RICERCHE SOTTERRANEE – ROMA SOTTERRANEA

Carla Galeazzi (Presidente, EGERIA Centro Ricerche Sotterranee)

Vittorio Colombo (Roma Sotterranea)

Massimo D’Alessandro (A.S.S.O.)

Sandro Galeazzi (EGERIA Centro Ricerche Sotterranee)

Carlo Germani (EGERIA Centro Ricerche Sotterranee)

Luigi Manna (Gruppo Speleologico Cudinipuli)

Maria Teresa Pilloni (A.S.S.O.)

Elena Silvestro (Roma Sotterranea)

Marco Vitelli (A.S.S.O.)

Elena Volpini (Roma Sotterranea)

Proceedings

The proceedings will be published as addendum to the journal Opera Ipogea – Journal of Speleology in Artificial Cavities, (Italian Speleological Society, ISSN 1970-9692, http://www.operaipogea.it).

Contacts

To submit contributions:    contributions2015@gmail.com

SPONSOR:  UIS  International Union of Speleology – SSI Società Speleologica Italiana

SPONSOR TECNICI: 

Associazione Culturale Subterranea

Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio

Gruppo Storico Romano

MEDIA PARTNERS:

Associazione Scintilena – Notiziario di Speleologia http://www.scintilena.com/

Rome Insider http://www.romeinsider.it/

Registration

The Discounted Fee Due By: September 30th, 2014

Registration Closing Date: March 1st, 2015

 

L’Umbria in Ombra – Convegno speleologia in cavità artificiali

 

Todi 29 novembre – 01 dicembre 2013

3 Giorni per parlare di Umbria Sotterranea nel convegno “L’Umbria in Ombra” organizzato dal Comune di Todi e Todi Sotterranea con il patrocinio di: Regione Umbria, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Commissione Nazionale Cavità Artificiali, Società Speleologica Italiana, Federazione Umbra Gruppi Speleologici e FIPSAS.
13 Comuni: Assisi, Bevagna, Cesi, Città della Pieve, Narni, Norcia, Orvieto, Perugia, Sangemini, Spoleto, Terni (Todi) e da fuori regione Albano Laziale e Roma.
14 Associazioni
7 Gruppi speleologici
25 Relatori
1 Sessione poster
1 Sessione video

Per informazioni: umbriainombra@gmail.com – tel. 349.2562514

 

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Convegno Cappadocia rupestre e sotterranea

Venerdì 14 giugno 2013
Sala del Camino – Palazzo del Broletto
Piazza della Vittoria, 15 Pavia

ore 11,15 Apertura del convegno

ore 11,45 Roberto Bixio, Andrea De Pascale, Stefano Saj (Centro Studi Sotterranei, Genova) “Architetture sotterranee in Cappadocia. Localizzazione e classificazione”

ore 13-14,30 Pausa

ore 14,30 Clelia Mora (Università di Pavia) Gli Ittiti in Cappadocia. Storia e leggenda, evidenze archeologiche ed epigrafiche”

ore 15,15 Guido Rosada, Maria Teresa Lachin (Università di Padova) “Miti, culti e commerci a Tyana”

ore 16,00 Pausa

ore 16,15 Maria Andaloro, Paola Pogliani (Università della Tuscia) “Architettura e pittura rupestre in Cappadocia. Dai ponteggi della chiesa di Tokali a Göreme e dei Quaranta Martiri a Sahinefendi”

ore 17,15-18 Tavola rotonda: “Ricerche italiane in Cappadocia. Problemi, prospettive, collaborazioni Università di Pavia”