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Gli acquedotti di Preneste. Nuove Ipotesi sul tempio della Fortuna Primigenia.
In uscita “Gli acquedotti di Preneste. Nuove Ipotesi sul tempio della Fortuna Primigenia“. Supplemento ad Opera Ipogea 1/2013.
Autore: Luigi Casciotti (Centro Ricerche Sotterranee Egeria; www.speleology.it)
Ad un decennio dalla precedente pubblicazione l’Autore consegna alle stampe il secondo volume dedicato alle opere idrauliche all’antica Preneste. L’investigazione della zona (Palestrina, Roma) iniziata molti anni fa per semplice passione, si è concretizzata in accurata ricerca soltanto negli ultimi anni, in particolare dopo la pubblicazione del volume dedicato a “L’Antico Acquedotto delle Cannucceta”, edita come supplemento alla rivista Opera Ipogea 3/2001, realizzata in stretta collaborazione con il compianto prof. Vittorio Castellani, prematuramente scomparso nel 2006, guida maestra di condivise avventure sotterranee.
Le nuove indagini sono state estese a un vasto ambito dei Monti Prenestini e dai resti delle antiche strutture idrauliche individuate ed esplorate è stato possibile ricostruire i tracciati di altri quattro nuovi acquedotti al servizio della città di Praeneste. Due dei quali verosimilmente a servizio, per quote e direzioni, del Tempio della Fortuna Primigenia.
Fondamentale all’indagine, oltre alle numerose ricognizioni sui luoghi, è stata la “rilettura” di antiche fonti storiche di Praeneste, con particolare attenzione ad alcuni autori classici e dei secoli XVI, e XVIII. La valutazione di alcune citazioni del poeta romano Stazio, dell’erudito rinascimentale F. Alighieri, dello storico prenestino P. Petrini e l’esame dei disegni dell’architetto A. Palladio, hanno favorito la nuova ipotesi ricostruttiva della tholos sommitale del tempio della Fortuna Primigenia.
Le nuove ricerche sulla captazione e il trasporto dell’acqua hanno fornito ulteriori dati sulle antiche tecniche ipogee d’ingegneria idraulica, che si evolsero congiuntamente alle tecniche d’ingegneria mineraria consentendo la realizzazione di opere complesse che in taluni casi richiesero ben quindici anni di lavoro, con un impiego di oltre 30.000 uomini. Il geografo greco Strabone, nel descrivere Roma, affermò che tanta fu l’acqua portata dagli acquedotti, da far scorrere fiumi attraverso la città. Alcuni decenni più tardi Frontino, il curatore delle acque sotto l’imperatore Nerva, li ritenne per la loro utilità più importanti delle grandi piramidi!
Gli acquedotti di Praeneste hanno lunghezze solo di alcuni chilometri, “irrilevanti” se paragonati ai grandi acquedotti della Marcia, del Claudio o dell’Anio Novus dell’Urbe. Tuttavia per le peculiarità delle opere di presa e conduzione aggiungono un nuovo importante tassello alla storia dell’architettura e dell’ingegneria idraulica antica.
INDICE DEL VOLUME
CAPITOLO 1
INQUADRAMENTO STORICO
1.1 L’Acquedotto delle Cannucceta
CAPITOLO 2
L’AREA SORGENTIZIA DEL FOSSATELLO
2.1 I due acquedotti del tempio della Fortuna Primigenia
2.2 L’Acquedotto del Fossatello Occidentale
2.3 L’Acquedotto del Fossatello Orientale
CAPITOLO 3
NUOVE IPOTESI SUL TEMPIO DELLA FORTUNA PRIMIGENIA
CAPITOLO 4
L’AREA SORGENTIZIA DELLA BULLIGA
4.1 L’Acquedotto della Bulliga
CAPITOLO 5
L’AREA SORGENTIZIA DEL FORMALE
5.1 L’Acquedotto del Formale
CAPITOLO 6
L’AREA SORGENTIZIA DELLA CAMPAGNATA
CAPITOLO 7
LE CAPTAZIONI DELL’AGRO PRENESTINO
Conclusioni
Bibliografia opere citate
Bibliografia opere di consultazione
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SCHEDA DELL’OPERA
Pag. 184
Copertina cartonata quadricromia
Interno BN e quadricromia