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Atti IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali
Quando in Italia inizia l’emergenza coronavirus, è il 20 febbraio, il convegno è pronto: un anno di lavoro, circa 50 contributi ammessi, numerosi iscritti, disponibilità di una sede istituzionale, autorizzazioni esclusive per poter visitare alcune cavità artificiali di Palermo ed effettuare interessanti escursioni nei complessi ipogei del territorio circostante. Subito dopo, però, le progressive restrizioni alle attività permesse sul territorio nazionale, conseguenti alle norme emanate da vari livelli istituzionali per contrastare l’epidemia da COVID-19, cominciano a fare sentire i loro effetti. Il 23 febbraio viene revocata, in via cautelare, l’autorizzazione all’uso della sede prevista per lo svolgimento del convegno. Individuiamo quindi una nuova possibile sede e iniziamo a modificare tutta la logistica dell’evento, ma il primo di marzo vengono diramate ulteriori misure restrittive, con divieto di utilizzo di strutture pubbliche per eventi di tipo assembleare. Le successive restrizioni imposte dal DPCM dell’8 marzo renderanno impraticabile anche questa ipotesi, precludendo ogni possibilità di svolgere il convegno con modalità che prevedano una compresenza dei partecipanti.
Non volendo deludere attesa e aspettative, abbiamo deciso quindi di svolgere il convegno in via telematica nella sola giornata del 20 marzo, il che ha comportato una ennesima, velocissima riorganizzazione, resa possibile anche grazie alla collaborazione imprescindibile dei tecnici informatici INGV, che hanno fornito il loro supporto all’approntamento della piattaforma software necessaria alla realizzazione del convegno.
Il focus delle tematiche è stato rappresentato dalla sessione dedicata alle Antiche opere idrauliche, che avrebbe dovuto svolgersi in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua, che ha preso in esame, in particolare, i sistemi di raccolta delle acque meteoriche (pioggia e neve), che oggi come ieri ricoprono un ruolo importante nell’approvvigionamento idrico di molte città. Ma non sono mancate sessioni dedicate alle altre tipologie di cavità artificiali: opere minerarie ed estrattive, insediative civili, di culto e militari nell’ambito delle quali sono stati presentati contributi di indubbio interesse, consentendo di acquisire una panoramica aggiornata degli studi condotti negli ultimi anni in tema di cavità artificiali.
Nella sessione Monitoraggio e prevenzione sono risultati di particolare rilievo gli scenari aperti dallo studio delle variazioni climatiche attraverso le analisi geochimiche delle acque sotterranee, e dalla ricerca di siti ipogei artificiali atti ad ospitare strumentazione geofisica per il monitoraggio sismico e per lo studio di precursori sismici,entrambi condotti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con associazioni speleologiche. Sono stati presentati inoltre casi campione in ordine alle problematiche connesse al dissesto geo-idrologico in ambito urbano e uno studio sulla possibilità di individuare le cavità sotterranee inaccessibili attraverso tomografie elettriche e sismiche.
Il volume degli atti è pubblicato su questa rivista.
IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali – Modalità telematica (Palermo) 20 Marzo 2020
Siamo spiacenti di comunicare che, a causa delle restrizioni imposte dal DPCM 1 Marzo 2020 “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, con particolare riferimento all’utilizzo di strutture pubbliche per eventi di tipo assembleare ed alla restrizione dei contatti tra i dipendenti delle pubbliche amministrazioni ed il pubblico esterno, sono venute meno le condizioni per garantire lo svolgimento in presenza del convegno in oggetto, che si svolgerà il giorno 20 Marzo in forma telematica.
Indirizzo Segreteria Convegno
Sito ufficiale del Convegno https://www.pa.ingv.it/index.php/2019/08/02/ix-convegno-nazionale-di-speleologia-in-cavita-artificiali/
segreteria.hypopa2020@gmail.com
Indirizzo per invio contributi definitivi/Edizione Atti
hypopa2020@gmail.com
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Riunione annuale Commissione Nazionale Cavità Artificiali SSI
Data: 3 novembre 2017
Dalle ore 14.00 alle ore 18.30
presso i locali messi a disposizione dagli organizzatori della manifestazione “Finalmente Speleo 2017” – Finale Ligure (SV)
Principali argomenti all’ordine del giorno:
Opera Ipogea: volume 1-2/2017
La Commissione Nazionale Cavità Artificiali: stato dell’arte
Resoconti attività dei membri della Commissione in sessioni tecnico-scientifiche:
– Simposio “Mundus Subterraneus, Urbino 2016”
– Convegno Sigea “Tecniche di Idraulica Antica, Roma 2016”
– Congresso internazionale di speleologia in cavità artificiali “Hypogea 2017” (Turchia)
– Congresso internazionale di Speleologia 2017 (Australia) e attività della Commission for Artificial Cavities della International Union of Speleology
– Giornate di Studio “Condizioni di stabilità di cavità ipogee ed edifici storici” Orvieto, 2017
– Convegno Nazionale Sigea & Consiglio Nazionale Geologi “Cavità di origine antropica, modalità d’indagine, aspetti di catalogazione, analisi della pericolosità, monitoraggio e valorizzazione (Roma, 1 dicembre 2017) patrocinato dalla Società Speleologica Italiana
– Aggiornamenti sul terzo congresso internazionale di speleologia in cavità artificiali “Hypogea 2019” (Bulgaria)
Proposta di collaborazione con altra Commissione UIS sul Multi-Language Dictionary
Rappresentante italiano UIS per la definizione della simbologia CA
Proposta nomine Coordinatore CNCA e Curatore Catasto Nazionale CA SSI per rinnovo incarichi 2018/2020.
Omologazione corsi SSI speleologia in cavità artificiali. Analisi della problematica e relative valutazioni.
Varie ed eventuali.
La riunione è aperta a tutti i Soci SSI interessati alle tematiche inerenti le cavità artificiali.
La Commissione Nazionale Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana (CNCA-SSI), costituita nel 1981, ha l’obiettivo primario di mettere in rete gli speleologi che svolgono attività scientifiche nel settore.
Cura il database speleologico di sintesi denominato “Catasto Nazionale delle Cavità Artificiali”, aggiorna la catalogazione tipologica delle opere ipogee artificiali condividendola in ambito della International Union of Speleology (UIS). Ha prodotto la classificazione delle cavità artificiali, suddivise in categorie secondo la destinazione d’uso, identificando in modo sintetico la natura: la struttura è basata su sette tipologie principali, a loro volta suddivise in sottotipologie.
Analizza i dati acquisiti da speleologi nelle varie regioni italiane e nel corso di campagne e ricerche condotte in Italia e all’estero, produce la simbologia nazionale e internazionale di riferimento, contribuisce all’aggiornamento del dizionario plurilingue UIS per le cavità artificiali.
Sviluppa progetti di sintesi tipologica e censimenti tematici quali, ad esempio, la “La Carta degli antichi acquedotti” ed il “Censimento degli Emissari artificiali dei bacini endoreici”.
Dal 1999 cura la pubblicazione della rivista della Società Speleologica Italiana “Opera Ipogea –Journal of Speleology in Artificial Cavities” garantendone l’elevato standard qualitativo grazie ad un Comitato Scientifico internazionale di alto profilo.
Contatti: Prof. Michele Betti artificialiATsocissi.it (sostituire AT con @)
Per maggiori informazioni sulle attività delle Commissioni SSI vedi artt. 32-39 del Regolamento della Società Speleologica Italiana http://www.speleo.it/site/images/doc/regolamento_ssi.pdf
PAESAGGIO DI PIETRA. GLI INSEDIAMENTI RUPESTRI DELLE SERRE SALENTINE.
“Le pietre sono vive. Sono le pagine di un libro, di un romanzo. Raccontano storie: le storie degli uomini. Osservandole possiamo scorgere significati che vanno oltre la materia di cui è fatta la pietra”.
L’autore introduce così la sua opera. Stefano Calò è un giovane archeologo salentino che ha attentamente indagato gli insediamenti rupestri che caratterizzano la Puglia, in generale, ed in particolare la zona del Salento.
Il rapporto fra l’uomo e la pietra risale agli albori della storia. Utilizzata per cacciare e creare utensili, simulacri e opere d’arte. Dove i fattori geologici favorivano la presenza di grotte e caverne l’uomo ha saputo trarne vantaggio sfruttando inizialmente l’ambiente grotta come rifugio e dimora e successivamente considerandolo una rappresentazione simbolica legata a culti e misticismi.
Il fenomeno del vivere in rupe si manifesta non solo durante la Preistoria e il Medioevo, ma anche in periodi più tardi come le fasi post-medievali, nelle quali, benché il vivere in grotta fosse divenuto sempre più marginale, continuò a esistere, associandosi in alcuni casi alle architetture di sottrazione e a quelle realizzate in elevato.
Con il passare del tempo l’ambito sotterraneo ha assolto a funzioni sempre più complesse ed articolate, che hanno portato alla creazione di vere e proprie città scavate nella roccia e complessi monastici che ben poco avevano da invidiare alle architetture costruite in elevato.
Nel volume l’autore descrive come si è sviluppato questo fenomeno all’interno di alcuni insediamenti facenti parte di un comprensorio territoriale fortemente caratterizzato dal punto di vista archeologico.
La speleologia in cavità artificiali, indagando le strutture sotterranee artificiali di interesse storico ed archeologico, riserva particolare interesse per gli insediamenti rupestri perché in tali ambiti appaiono ancora evidenti le tecniche con le quali l’uomo ha superato le innumerevoli difficoltà di adattamento (ad esempio scarsità di acqua, necessità di difendersi dagli attacchi nemici, verticalità dell’insediamento che non favoriva le colture, ecc.).
Anche per questo le Associazioni speleologiche di riferimento nello studio delle cavità artificiali hanno accolto con grande interesse il lavoro di Stefano Calò, che ha ottenuto i patrocini da: Società Speleologica Italiana – Commissione Nazionale Cavità Artificiali, Federazione Hypogea (A.S.S.O., Egeria Centro Ricerche Sotterranee e Roma Sotterranea), Federazione Speleologica Pugliese.
Il volume è edito dalla Arbor Sapientiae Editore S.r.l., Roma, www.arborsapientiae.com
ISBN: 978-88-97805-40-3
Link diretto al sito per l’acquisto online
HYPOGEA2015
International Congress of Speleology in Artificial Cavities
HYPOGEA2015
Italy, Rome March 11/17, 2015
Official website: http://hypogea2015.hypogea.it
Underground World of Archaeological and Anthropological interest
Artificial Cavities/Underground Cities and Cliff-Dwellings/
Archaeological Hypogea/Caves of Anthropic Use
Underground Hydraulic Structures of Ancient World/Research Practices and Documentation
The main object of congress is to exchange the experience acquired at the international and national level in the field of speleological and speleo-underwater research in artificial hypogea (works of anthropogenic origin and of archaeological-historical interest), the promotion of the underground historical and cultural heritage, its safeguard and exploitation.
The INTERNATIONAL THEMATIC SESSIONS, which are the main topic of the congress, will deal with the speleological studies undertaken in the international field during the course of shared archaeological missions (Archaeology), the definition of international standards thanks to the adoption of cartographic symbols (Cartography), the adoption of a sharable world web site (UIS) connected to the “Register of Artificial Cavities” and the comparison between typologies of artificial cavities which have been extensively studied (Typology). The sessions will also provide the possibility of an initial analysis of the legislation presently active in different countries (Legislation) and of enlarging at an international level important Italian projects on artificial cavities, such as the Map of Ancient Aqueducts (Documentation).
Before the congress, there will be a Round Table between Speleologists, experts and Organisations responsible for the environment, history and cultural heritage in Italy to discuss the standards, valorisation and risks of artificial cavities. For example damage, pollution and the presence of illegal activities; systematic control of the combined historical, cultural and archaeological factors in view of knowledge and protection; underground itineraries for tourists; analysis of the condition of the art treasures through an initial census of the Italian and European underground structures of touristic interest; analysis of the implications on jobs and eventual permissions of exploitation of the artificial cavities, due to their cultural and historical importance.
During the Congress, GUIDED TOURS to hypogea and archaeological sites of special interest in Rome will be organised. EXCURSIONS will be organised after the Congress. Exposition areas will be open in the Congress hall. Information concerning the underground archaeological sites of Rome open to the public will be available at the front-desk. Visits of undergrounds of speleological interest in the region of Latium and Umbria will be arranged after the Congress (personal equipment is required).
Scientific Committee
Kyung Sik WOO – Republic of Korea (President UIS)
George VENI – USA (Vice President UIS)
Fadi NADER – Lebanon (Secretary General UIS)
Mario PARISE – Italy (President Artificial Cavities Commission UIS)
Mladen GARAŠIČ – Croatia (Working Group UIS: Caver’s Multi-Lingual Dictionary)
Philipp HÄUSELMANN – Switzerland (Working Group UIS: Survey and Mapping)
Boaz ZISSU – Israel (Member of Artificial Cavities Commission UIS)
Michele BETTI – Italy (President Artificial Cavities Commission of the Italian Speleological Society).
Roberto BIXIO – Italy (Artificial Cavities Commission UIS)
Vittoria CALOI – Italy (CNR, Centro Ricerche Sotterranee Egeria)
Sossio DEL PRETE – Italy (Editor of Opera Ipogea – Journal of Speleology in Artificial Cavities)
Andrea DE PASCALE – Italy (Archeologist, Curator Archeological Museum of Finale – Artificial Cavities Commission SSI)
Carla GALEAZZI – Italy (Member Artificial Cavities Commission UIS – Centro Ricerche Sotterranee Egeria)
Mario MAZZOLI – Italy (General Manager A.S.S.O.)
Adriano MORABITO – Italy (President of Roma Sotterranea)
Roberto NINI – Italy (Archeologist, Utec/Subterranea)
Simone SANTUCCI – Italy (Roma Sotterranea)
Stefano SAJ – Italy (Architect, Centro Studi Sotterranei)
Cristiano RANIERI – Italy (Archeologist, Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio)
Organizing Committee
A.S.S.O – EGERIA CENTRO RICERCHE SOTTERRANEE – ROMA SOTTERRANEA
Carla Galeazzi (Presidente, EGERIA Centro Ricerche Sotterranee)
Vittorio Colombo (Roma Sotterranea)
Massimo D’Alessandro (A.S.S.O.)
Sandro Galeazzi (EGERIA Centro Ricerche Sotterranee)
Carlo Germani (EGERIA Centro Ricerche Sotterranee)
Luigi Manna (Gruppo Speleologico Cudinipuli)
Maria Teresa Pilloni (A.S.S.O.)
Elena Silvestro (Roma Sotterranea)
Marco Vitelli (A.S.S.O.)
Elena Volpini (Roma Sotterranea)
Proceedings
The proceedings will be published as addendum to the journal Opera Ipogea – Journal of Speleology in Artificial Cavities, (Italian Speleological Society, ISSN 1970-9692, http://www.operaipogea.it).
Contacts
To submit contributions: contributions2015@gmail.com
SPONSOR: UIS International Union of Speleology – SSI Società Speleologica Italiana
SPONSOR TECNICI:
Associazione Culturale Subterranea
Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio
Gruppo Storico Romano
MEDIA PARTNERS:
Associazione Scintilena – Notiziario di Speleologia http://www.scintilena.com/
Rome Insider http://www.romeinsider.it/
Registration
The Discounted Fee Due By: September 30th, 2014
Registration Closing Date: March 1st, 2015
L’Umbria in Ombra – Convegno speleologia in cavità artificiali
Todi 29 novembre – 01 dicembre 2013
Per informazioni: umbriainombra@gmail.com – tel. 349.2562514
Puliamo il Buio 2013 anche nel Parco Archeologico di Cuma (Pozzuoli – NA)
Il giorno venerdì 27 settembre 2013 si è svolta nel Parco Archeologico di Cuma l’annuale edizione di Puliamo il Buio. Oltre a due rappresentanti della speleologia campana (I. Guidone GSNE e F. Catuogno CAI Napoli), erano presenti alla giornata di sensibilizzazione: il presidente del Circolo Legambiente Pozzuoli-Campi Flegrei Cristina Canoro, il Funzionario Soprintendente di zona Paolo Caputo, il comandante della Guardie Forestali di Pozzuoli nonché alcuni rappresentati dell’Ufficio N.U di Pozzuoli (fig. 1).
Oggetto della giornata di sensibilizzazione è stato uno dei numerosi bunker militari che notoriamente caratterizzano sia il litorale flegreo sia il promontorio vulcanico di Cuma, su cui sorge tra l’altro l’antica acropoli greco-romana.
Con il patrocinio della FSC è stato reso agibile l’unico bunker che si presentava particolarmente caratterizzato da numerosi rifiuti antropici (fig. 2); questo, individuabile nella fascia più bassa del costone settentrionale della collina, risultava essere più accessibile dei c.d. bunker alti, i quali, trovandosi a quote maggiori e ben protetti dalla vegetazione collinare, si presentavano particolarmente puliti nonostante l’acclarato stato di abbandono.
Grazie al supporto degli operai dell’Ufficio N. U. di Pozzuoli, sono stati stoccati due sacconi di “indifferenziata” e tre sacchi di materiale pesante, quali contatori del gas, cuscini in gomma piuma, coperte, reti arrugginite, secchi di plastica.
Nonostante tale complesso militare sia stato rilevato e studiato già da diversi decenni, il dott. Caputo ha mostrato agli speleo presenti l’accesso di un’altra cavità, sita sempre sul lato settentrionale, per la quale non risulta al momento alcuna documentazione (fig. 3). Rilevatone sommariamente la lunghezza e osservatone le caratteristiche tipologiche essa è stata ipoteticamente ascritta allo stesso periodo degli altri ipogei militari conosciuti, benché le pareti si presentassero grezze e senza la messa in opera dell’intonaco. Possiamo anticipare però che, dopo questa giornata d’impegno ambientale, si sono gettate ottime basi per una futura collaborazione tra la Federazione Speleologica Campana e la Soprintendenza Archeologica di quest’area flegrea.
Di Ivana Guidone (Gruppo Speleologico Natura Esplora – GSNE).